Competenze

 

DM 742/17

art. 1 (Finalità della certificazione delle competenze)

l. Le istituzioni scolastiche statali e paritarie del primo ciclo di istruzione certificano l’acquisizione delle competenze progressivamente acquisite dalle alunne e dagli alunni.

2. La certificazione descrive il progressivo sviluppo dei livelli delle competenze chiave e delle competenze di cittadinanza, a cui l’intero processo di insegnamento-apprendimento è mirato, anche sostenendo e orientando le alunne e gli alunni verso la scuola del secondo ciclo di istruzione.

3. La certificazione delle competenze descrive i risultati del processo formativo al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado, secondo una valutazione complessiva in ordine alla capacità di utilizzare i saperi acquisiti per affrontare compiti e problemi, complessi e nuovi, reali o simulati.

art. 2 – (Tempi e modalità di compilazione della certificazione)

l. La certificazione delle competenze è rilasciata al termine della classe quinta di scuola primaria e al termine del primo ciclo di istruzione alle alunne e agli alunni che superano l’esame di Stato, di cui all’articolo 8 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62.

2. Il documento, redatto durante lo scrutinio finale dai docenti di classe per la scuola primaria e dal consiglio di classe per la scuola secondaria di primo grado, è consegnato alla famiglia dell’alunna e dell’alunno e, in copia, all’istituzione scolastica o formativa del ciclo successivo.

art. 3 – (Modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria)

l. Tenuto conto dei criteri indicati dall’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017, è adottato il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine della scuola primaria, di cui all’allegato A.

2. Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/92, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati di competenza agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.

art. 4 – (Modello nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione)

l. Tenuto conto dei criteri indicati dall’articolo 9, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017, è adottato il modello nazionale di certificazione delle competenze al termine del primo ciclo di istruzione, di cui all’allegato B.

2. Il modello di cui al comma l è integrato da una sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che descrive i livelli conseguiti dall’alunna e dall’alunno nelle prove nazionali di italiano e matematica.

3. Il modello è, altresì, integrato da una ulteriore sezione, predisposta e redatta a cura di INVALSI che certifica le abilità di comprensione e uso della lingua inglese ad esito della prova scritta nazionale, di cui all’articolo 7, comma 3, del decreto legislativo n. 62/2017.

4.11 repertorio dei descrittori relativi alle prove nazionali è predisposto da INVALSI e comunicato annualmente alle istituzioni scolastiche.

5. Per le alunne e gli alunni con disabilità, certificata ai sensi della legge n.104/1992, il modello nazionale può essere accompagnato, ove necessario, da una nota esplicativa che rapporti il significato degli enunciati relativi alle competenze del profilo dello studente agli obiettivi specifici del piano educativo individualizzato.

primaria DM 742-17. modello A certificazione competenze.pdf

secondaria DM 742-17. modello B certificazione competenze.pdf

La Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente – 22 maggio 2018 

Il 22 maggio 2018 il Consiglio dell’Unione europea ha adottato, su proposta della Commissione europea, una nuova Raccomandazione sulle competenze chiave per l’apprendimento permanente che va a sostituire la Raccomandazione del 2006, una delle più apprezzate iniziative europee nel campo dell’istruzione, che ha contribuito allo sviluppo di un’educazione e di una formazione su misura per le esigenze dei cittadini della società europea.

Promuovere lo sviluppo delle competenze è uno degli obiettivi dello spazio europeo dell’istruzione: le potenzialità rappresentate da istruzione e cultura diventano forze propulsive per l’occupazione, la giustizia sociale e la cittadinanza.

La versione del 2018 vuole migliorare lo sviluppo delle competenze chiave delle persone di tutte le età durante tutto il corso della loro vita, fornendo una guida agli Stati membri su come raggiungere questo obiettivo.

Cosa si intende per “Competenze chiave”?

Nella Raccomandazione del 22 maggio le competenze sono definite come una combinazione di conoscenze, abilità e atteggiamenti, in cui:

  1. La conoscenza si compone di fatti e cifre, concetti, idee e teorie che sono già stabiliti e che forniscono le basi per comprendere un certo settore o argomento;
  2. Per abilità si intende sapere ed essere capaci di seguire processi ed applicare le conoscenze esistenti al fine di ottenere risultati;
  3. gli atteggiamenti descrivono la disposizione e la mentalità per agire o reagire a idee, persone o situazioni.

Le competenze chiave sono quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva. Si sviluppano in una prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante l’apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità.

Le competenze chiave sono considerate tutte di pari importanza; ognuna di esse contribuisce a una vita fruttuosa nella società. Possono essere applicate in molti contesti differenti e in combinazioni diverse; si sovrappongono e sono interconnesse: gli aspetti essenziali per un determinato ambito favoriscono le competenze in un altro. Elementi quali il pensiero critico, la risoluzione di problemi, il lavoro di squadra, le abilità comunicative e negoziali, le abilità analitiche, la creatività e le abilità interculturali sottendono a tutte le competenze chiave.

Per comprendere l’evoluzione avvenuta nei dodici anni che separano la prima versione da quella attuale è utile una lettura sinottica: essa mette in risalto l’avvenuto allargamento degli orizzonti, sviluppando l’attenzione alla complessità dei contesti e delle funzioni ed evitando le semplificazioni delle metodologie e dei programmi propri dell’istruzione formale.

 Raccomandazione del 18 dicembre 2006  Raccomandazione del 22 maggio 2018
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
  • 1.     comunicazione nella madrelingua;
  • 2.     comunicazione nelle lingue straniere;
  • 3.     competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
  • 4.     competenza digitale;
  • 5.     imparare a imparare;
  • 6.     competenze sociali e civiche;
  • 7.     spirito di iniziativa e imprenditorialità;
  • 8.     consapevolezza ed espressione culturale.
Il quadro di riferimento delinea otto tipi di competenze chiave:
  • competenza alfabetica funzionale;
  • competenza multilinguistica;
  • competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria;
  • competenza digitale;
  • competenza personale, sociale e capacità di imparare a imparare;
  • competenza in materia di cittadinanza;
  • competenza imprenditoriale;
  • competenza in materia di consapevolezza ed espressione culturali.